venerdì, aprile 28, 2006

Lebuttounpoacaso

Ontario Museum
Ontario Museum Campagna del Museo di Ontario - Canada - sulla teoria secondo la quale i dinosauri sapessero, in principio, volare. Realizzata da DDB Toronto.


Honda Civic guerrilla


Honda Civic guerrilla

Campagna di guerrilla per Honda Civic

Unicef campaign


Unicef contro lo sfruttamento minorile sul lavoro.

posted by Andrea Signori @ 28.4.06   0 comments

Non credo alle mie orecchie!

L'ultimo trend della pubblicità è quello di evocare i pregi e le sensazioni di un prodotto senza mostrarlo direttamente e mi sa che alla Sony hanno apprezzato la tendenza. Purtroppo non conosco l'agenzia che l'ha sviluppata, ma questa campagna ideata per l'ultima versione dell'Anti-distortion Hi-Fi è veramente intelligente.

Sony anti-distortion Hi-Fi for a cleaner sound.

posted by Andrea Signori @ 28.4.06   0 comments

Saltare la staccionata

Stanchi di avere a che fare solo con lo small business? Volete far fare il salto alla vostra attività? Volete rendere più redditizzio il vostro small-bisiness? Non sapete però a chi chiedere, da chi farvi aiutare o non sapete semplicimente cosa fare?
Bene; c'è una persona che può aiutarvi. Si chiama John Jantsch ed è un imprenditore nonchè un consulente di marketing che grazie al sito della sua società ma soprattutto tramite il suo blog dispensa strategie, consigli, e tecniche da seguire per tutti coloro vogliono espandere il proprio business.

Negli USA è riuscito a conquistarsi una buona "base" di utenti/allievi che hanno fatto proprio uno dei fondamenti delle teorie di Mr. Jantsch ovvero:"small-business marketing is a system...not an event". Non solo famoso blogger, ma conta anche diversi interventi all'università di Harvard ed alla Kauffman Foundation.

Fonda le sue teorie sull'importanza del marketing applicato allo small business in quanto "...marketing a small business is getting someone who has a need to know, like and trust you. [...] It appears to me that advertising itself is at an all time low for effectiveness, and businesses that really succeed are focusing on the idea of building trust [...] This is particularly true for small businesses that might not have a budget for any kind of advertising"

I tre principi fondamentali che necessitano allo small business per essere vincente, secondo Jantsch sono:

1) Assolutamente differenziarsi da tutti gli altri concorrenti che operano nello stesso mercato.

2) Fondamentale abbracciare la tecnologia ed internet in particolare, grazie anche ai costi ridotti che il web richiede.

3) Sviluppare un buon word-of-mouth (passaparola) per incrementare i propri utenti.

"People just want to buy on their own terms. What that means is that business owners have to be able to provide useful educational information no matter what they're selling."

Una strategia standard e semplice per iniziare a far fruttare in modo migliore il proprio business è, sempre secondo Jantsch, in ordine temporale: creare una mailing list che abbracci il proprio target ma che sia il più scremata possibile, inviare a questo campione creato al massimo 10 mail l'anno, sviluppare una relazione con i media della comunità locale (il che non vuol dire sommergerli di comunicati stampa, ma fornirgli notizie che siano utili per la diffusione del nostro business)

Certo nulla di nuovo rispetto ciò che ultimamente si va affermando in merito all'importanza del word-of-muth, del buzz e delle possibilità offerte da internet e dai blog; che sia il caso, per chi ancora considera il web come un subaltero rispetto i media tradizionali, di ricredersi?

posted by Andrea Signori @ 28.4.06   0 comments

giovedì, aprile 27, 2006

WWW ovvero Women Want Web

Siamo soliti quantificare i visitatori di un sito con la parola "utenti" rendendo il dato impersonale; ovviamente per affinare il dato andiamo a spulciarci le statistiche (momenti intrigantissimi!) per farci un'idea delle caratteristiche peculiari dello specifico target, ma non riusciamo mai a quantificare il sesso dei singoli utenti.

Negli USA si è tentato un esperimento chiedendo agli utenti di personalizzare il proprio IP per dare la possibilità ad alcuni servizi di statistiche di capire il sesso dei naviganti, ma l'iniziativa ha raccolto scarso successo sull'audience (problemi di privacy) e quindi è velocemente decaduta.

L'unico modo che abbiamo per cercare di avere un dato sul sesso degli utenti di un sito è quantificare i commenti (ove permessi) lasciati dagli utenti in merito agli articoli pubblicati o le mail di informazione inviate; ma il metodo è assolutamente spartano e di scarsa rilevanza statistica.

Dobbiamo quindi affidarci ai centri di ricerca che in base a delle survey posso stimare (notare che uso la parola stimare e non calcolare) il sesso dei web surfers.
Da quanto si legge su una ricerca diffusa oggi da eMarketer che mira a sondare la diffusione e le abitudini dell'universo femminile online, almeno quello statunitense; e da ciò che emerge il numero delle donne che "frequentano" la rete è in continua crescita.

emarketer and women

"For all online players, the rising influence of females online is something that can't be ignored" afferma Debra Aho Williamson, eMarketer Senior Analyst. Le abitudini femminili online stanno mutando, spostandosi dal classico shopping verso i contenuti multimediali, le classified ads, le mappe online e le web radio.

emarketer and women


"The increasing presence of women online is having a profound effect on content, commerce and marketing" afferma la stessa Ms. Williamson. "In the offline world, women are said to influence more than three-quarters of household expenditures. That level of influence may not have been fully felt online yet, but it soon will be."

Finalmente aria nuova per il web marketing!

posted by Andrea Signori @ 27.4.06   0 comments

Lampi nella notte

Hitachi PlasmaAnd the winner is? Ebbene sì la pubblicità qui riportata è vincitrice di un premio, esattamente del Certificate of Excellence at the Prix Awards di Toronto.

Di fronte ad un lavoro del genere non c'è bisogno di commenti sulla bontà o meno della campagna. Qui non sto facendo il classico discorso di colui il quale si trova a parlare di un primo premio. In questo caso, anche se non avesse vinto al concorso, l'avrei fatta vincere io.

Riuscire con la forza delle immagini, senza commenti o frasi ad effetto, a trasmettere un messaggio è la quintessenza della professione per tutti coloro i quali lavorano in pubblicità.

Epica.

Hitachi Plasma TV

Agency/Agence: PUBLICIS (TORONTO)
Client: Hitachi
Ad/Pub: House
Creative Directors/Directeurs de la création: Duncan Bruce, Pat Pirisi
Art Director/Directeur artistique: Paul Riss
Copywriter/Concepteur-rédacteur: Matt Antonello
Photography/Photographie: George Simhoni
Producer/Production: Rosanne Woodley
Account Planners/Planification des comptes: Tony Ciccia, Alister Adams

posted by Andrea Signori @ 27.4.06   0 comments

mercoledì, aprile 26, 2006

Invasione pubblicitaria

plastic surgery advSiamo sotto attacco! Si ma dei pubblicitari. Ogni luogo o oggetto moderatamente pubblico è sensibile ad essere colonizzato da qualche brand.

Forse il motivo risiede nel fatto che i media tradizionali non riescono più a coinvolgere emotivamente l'utente tanto da fargli compiere l'azione finale dell'acquisto del prodotto reclamizzato. I media tradizionali stanno diventando i mezzi a supporto di campagne su internet e non viceversa.

Questa tendenza si paleserà nella sua interezza tra circa 5 anni quando la diffusione degli utenti residenziali di internet sarà quasi completa e quindi diverrà il primo mezzo utilizzato dagli utenti per reperire notizie e per scoprire tendenze.

Comunque sia ad oggi possiamo solo apprezzare questa prima tranche di invasione pubblicitaria totale. Come? Beneficiando di campagne come quella qui riportata sviluppata da DDB Canada per una clinica specializzata in chirurgia plastica.

Guardiamoci intorno; un pubblicitario sta pensando quale altro spazio colonizzare.

posted by Andrea Signori @ 26.4.06   0 comments

Guerrilla social-promozionale

SNBA pickpocket guerrillaI budget sempre più ridotti all'osso delle aziende internazionali costringe le agenzie pubblicitarie a studiare campagne che mantengano lo stesso impatto delle "vecchie" campagne pubblicitarie ma ottimizzandone i costi.

In nostro aiuto vengono le strategie di guerrilla marketing, le quali grazie ad un'idea forte di fondo e budget di poche migliaia di euro possono dare alle aziende quella visibilità "alternativa" che forse, grazie all'alfabetizzazione ai nuovi messaggi comunicativi portata da internet, è anche maggiore rispetto la pubblicità old style.

Inoltre, il guerrilla marketing è portatore di ben altri vantaggi per le aziende; proprio grazie ad internet ed in particolare grazie alla moltiplicazione dei blog infatti, una sapiente ed intrigante campagna di guerrilla può avere ulteriore visibilità grazie sul web. Alla base di tutto ciò c'è quella tecnica di trasmissione delle notizie, tipica di internet, chiamata buzz e della quale ho parlato ieri su questo blog.

Nel caso specifico, riporto una campagna di guerrilla marketing sviluppata da LG&F per la SNBA, una linea aerea belga. La core idea della campagna è la sensibilizzazione verso il problema dei borseggi negli aeroporti ai danni degli incauti passeggeri che distratti dalle varie operazioni aeroportuali lasciano i bagagli incustoditi.

Una strategia decisamente "a largo raggio" per promuovere un brand ma sicuramente d'effetto.

posted by Andrea Signori @ 26.4.06   0 comments

lunedì, aprile 24, 2006

Il buzz marketing anima della web communication

Buzz marketingL'avvento dei blog ha posto maggiormente l'attenzione sulle modalità di trasmissione dei messaggi su internet. Ogni canale comunicativo (Tv, stampa, radio, internet) ha un proprio linguaggio attraverso il quale trasmettere i messaggi; la tv si basa al 70% sulle immagini, la radio sulla forza emotiva della voce, la stampa su una giusta contaminazione di immagini e parole, internet si fonda, essendo basata sugli ipertesti quindi su frasi "dinamiche", sul classico passaparola.

Le immagini funzionano, ma se riesco a proporre un messaggio che grazie all'ipertestualità possa propagarsi in pochissime ore in ogni parte del globo, ho raggiunto il massimo del risultato avendo investito un decimo di quanto richiesto dagli altri media. E' il passaparola il segreto alla base della diffusione di notizie su internet; passaparola noto ai marketer con la denominzaione universale di buzz.

L'improvvisa, smisurata ed isterica esplosione e diffusione dei blog non fa che corroborare ed implementare questa "tecnica"; leggo infatti sull'ultimo numero di BusinessWeek un articolo che indica la via migliore per building a good web buzz. L'articolo parte dalla considerazione che viene fatta da tutte le aziende che vogliono iniziare ad investire su internet: come creare awareness intorno un prodotto con poco budget? E' utile la pubblicità su altri siti? Comprare keywords; si ma dove, su Google o su Yahoo? Assumere un PR?
Politiche sicuramente giuste, ma con costi elevati se si vogliono raggiungere grandi quantità di utenti.

Alcuni consigli invece per far in modo che si parli del proprio biz e per attirare utenti sul proprio sito in modo quasi completamente gratuito sono invece:

1) offrire qualche tool gratuito; inteso sia come attività di svago, sia come latest news, sia come valore aggiunto al proprio prodotto (esempio: un'agenzia immobiliare può mostrare un appartamento in vendita usando Google Maps)

2) organizzare un evento e ditribuire inviti via internet ai propri utenti con la possibilità, per questi ultimi, di caricare le foto sul sito. In questo modo gli utenti torneranno a vedere le proprie foto caricate e diranno agli amici di andarle a vedere; a loro volta questi vorranno essere al prossimo evento così da caricare le proprie foto e così via.

3) aprire un corporate blog; iniziare quindi a far parlare di se usando la possibilità di condivisione di idee ed opinioni offerte dai blog. Un corporate blog non da intendersi come vetrina dove parlare dei propri prodotti, ma un modo per parlare del mercato in cui la "nostra" azienda opera apportando il proprio punto di vista (esempio: una'agenzia immobiliare può aprire un blog dove parla del mondo degli immobili, con novità, tendenze e legislazioni senza far menzione dei propri immobili in vendita).

Seguendo questi tre punti ogni azienda può creare quella brand awarness di cui necessita negli affari senza investire milioni di euro sui media tradizionali creando quell'effetto di loyalty nell'utente, che diverrà quindi costante lettore e quindi utente del proprio sito; e per un'azienda ogni utente "fisso" del proprio sito è un potenziale cliente!

posted by Andrea Signori @ 24.4.06   0 comments

Agitare bene prima dell'uso

Un gran numero di pubblicità, in ordine sparso, per allietare il ponte del 25 Aprile. Buon divertimento a tutti coloro che non lavorano e buon vento a chi sarà per mare.


Cross the pedestrian guerrilla “Cross the pedestrian line”



Volkswagen metro guerrilla Volkswagen guerrilla nella metro inglese.


anti smoking campaign Campagna antifumo in Fillandia.


shopper Un'altro esempio di shopper dell'ultima generazione.

posted by Andrea Signori @ 24.4.06   0 comments

venerdì, aprile 21, 2006

Viral fans

surefansI mondiali di calcio in Germania si avvicinano e molte aziende stanno mettendo in campo ogni risorsa per poter avere la maggiore visibilità possibile dall'evento utilizzando le strategia più disparate e fuori dal comune.

Degna di nota è quella massa in pratica da Unilever, multinazionale presente sul mercato internazionale con diversi bouquet di prodotti; questa campagna, a mio avviso, è degna di nota per due motivi principali:

1) è stata sviluppata per essere diffusa su internet
2) e soprattutto è un viral

Un viral come se ne vedono pochi: esteticamente ben fatto con personaggi animati e con integrazioni video, con un'idea forte di fondo (e se ne vedono pochi ad oggi) e sicuramente con un tema fuori dalle righe del politically correct.
A differenza della maggior parte delle altre multinazionali che hanno puntato, per le loro campagne, su testimonial conosciuti e "famigerati", la Unilever ha deciso di puntare sulla vera anima del calcio e quindi dei Mondiali: i tifosi.

Chi sennò i tifosi rendono lo spettacolo del calcio così affascinante in ogni angolo del pianeta? Infatti, una volta arrivati sul sito ci si trova dall'altra parte della barricata; in mezzo ad un campo di calcio guardando la curva di uno stadio. L'eccellente animazione permette di vedere i vari tifosi agitarsi di fronte a noi e abbiamo la possibilità di sceglierci uno di questi tifosi per vedere le diverse esultanze.

Simpatica la possibilità di potersi creare un tifoso; simpatica perchè legata a questa possibilità c'è un concorso attraverso il quale poter vincere una fotocamera Canon.

Dire di più non mi va anche perchè questo viral rappresenta forse uno dei primi esempi di questo genere che merita di essere "vissuto" per poter scoprire possibilità sempre nuove tra quelle offerte.

E per chi non lo va a visitare?..............solo fischi!!!!

Grazie a Claudio Branno per la segnalazione.

posted by Andrea Signori @ 21.4.06   0 comments

Proselitismi

Chi è in una posizione di forza o dominante in un mercato viene ovviamente preso a modello e molte "sue" iniziative vengono adottate anche da altre aziende.

Ho notato un'altra applicazione di questo "principio" immutabile dell'essere umano questa mattina dovendo cercare una via che non conoscevo sul sito di Tutto Città. Una volta infatti "atterrato" sull'home page mi ritrovo di fronte una sorta di Google Maps nostrano.
C'è da dire che la grafica è molto simile a quella del più famoso Google Maps mentre le funzioni sono solo limitate ad uno zoom molto spartano.

Quindi per dirla tutta il nuovo look è più un wash out estetico che un vero e proprio cambiamento nelle specifiche tecniche però è da premiare la volontà di essere "al passo con i tempi".

posted by Andrea Signori @ 21.4.06   0 comments

giovedì, aprile 20, 2006

Yessss


Quando si dice usare l'inventiva con semplicità. Super Bock è una birra portoghese nota a tutti i frequentatori di birrerie spagnole (vi capisco!) e, ovviamente, portoghesi.
Con un sito internet molto attrente e fuori dal normale stile classico, non potevano non essere creativi anche sull'off-line.

Super Bock è infatti stato sponsor di una festa di Playboy in Portogallo (come recita il testo della pubblicità) e si è voluta fare una creatività degna dell'evento. Con risultati superbi.

Questo è uno di quei lavori che mi piacerebbe poter dire: "l'ho fatto io".
Sarà per la prossima!

posted by Andrea Signori @ 20.4.06   0 comments

Mind the gap

Prego prestare attenzione alla nuova faccia dell'online advertising!
Sono arrivato a questa considerazione consultando, in questi giorni, gli svariati account di posta che oramai mi trovo a gestire!!

Ho infatti notato che ultimamente Libero ha deciso di dedicare alla pubblicità anche il contorno esterno del visual della pagina web. Inoltre i colori dei template di sfondo cambiano in base alla pubblicità ospitata. Cambiano anche i colori degli sfondi dei differenti canali di Libero per adeguarsi ai diversi sponsor. Migliora quindi la consultazione dello stesso sito che diventa più gradevole alla vista e quindi più meritevole di essere letto. Che fossimo quindi in presenza di un nuovo modo di fare pubblicità sul Web?

E sarebbe ora; aggiungo io!. Abbiamo letto ultimamente della morte annunciata a breve dei pop-up, i banner canonici che siamo soliti vedere sui siti sono oramai invisibili perchè il nostro occhio si è abituato a questo format. Anche i formati più dinamici non riscuotono il successo sperato; i vari superstitial, rich media, virtual tour e overlayer vengono poco graditi dagli utenti che invece vogliono "arrivare" subito all'informazione. Non bastano più le ammiccanti ed intriganti animazioni in flash degli stessi banner; il fatto importante è che sono oramai invisibili.

New faces in town.

posted by Andrea Signori @ 20.4.06   0 comments

Sorpresa mattutina da Google

Miro google logoPiacevole sorpresa questa mattina per i miliardi di utenti/fruitori/utilizzatori di Google (beati loro!?!).
Infatti tutte le "filiali" Google nel mondo oltre ovviamente la casa madre .com hanno dedicato la giornata a Joan Mirò artista surrealista a cui la Spagna ha dato i natali.

Google è solito regalare (ci) queste particolarità in occasioni di occasioni importanti a livello mondiale. L'ultima in ordine di tempo è stata la "campagna" in onore delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

posted by Andrea Signori @ 20.4.06   0 comments

mercoledì, aprile 19, 2006

Quell'obesa della blogosfera

technorati blogsLa blogosfera raddoppia ogni sei mesi il proprio numero di "affiliati" e ad oggi è 60 volte più grande di quanto fosse tre anni fa.

Ad oggi Technorati tracks circa 35.3 milioni di blog e mediamente ogni secondo viene aperto un nuovo blog - quindi, calcolatrice alla mano, vedono la luce circa 75.000 nuovi blog al dì.
Lo stesso Technorati "gestisce" circa 1.2 milioni di post dei relativi blog ogni giorno - circa, sempre secondo la cara calcolatrice, 50.000 ogni ora.

C'è però da considerare che non tutti coloro i quali aprono un blog lo continuano a "nutrire" di articoli e aggiornamenti giornalmente. Circa il 20% dei blog viene abbandonato dopo circa 2 mesi dalla sua apertura. I "voltagabbana" per antonomasia sono gli uomini, a dispetto delle donne che una volta "preso l'impegno" perseverano negli aggiornamenti.

Il 55% dei blogger, circa 19.4 milioni, continua a postare articoli dopo i primi 3 mesi. Sono invece circa 3.9 milioni coloro i quali aggiornano settimanalmente.

In ogni modo venga inteso, il blog rappresenta lo shit della moderna comunicazione umana a livello planetario. Ha sovvertito le regole dell'informazione come eravamo soliti intrenderla. Non dobbiamo attendere che il giornalista, figura notoriamente "preposta" alla diffusione dell'informazione, ci dia l'imput. Ognuno diventa un centro d'informazione. Una sorta di peer-to-peer information system.

Il buzz diventa la regola; unica postilla, il fatto che l'informazione diventa pressochè incontrollabile quindi può rigenerarsi o rinascere con intenti totalmente diversi da quelli che l'avevano prodotta. Ma questo è internet, dove nessuno è invitato ma è ben accetto se vuol portare le sue esperienze. Tutti diventiamo parte del processo cognitivo, tutti importanti nessuno fondamentale; vengono by-passati i centri di potere informativo costretti oggi a scontrarsi con informazioni che circolano liberamente senza passare sotto nessuna censura.

Benvenuti nel nuovo mondo della comunicazione non mediata; a chi non sta bene o a chi non riesce ad adeguarsi (molte aziende)? ADDIO

posted by Andrea Signori @ 19.4.06   0 comments

martedì, aprile 18, 2006

Packaging culturale

Progetto BAUDi tutte le mail che mi arrivano giornalmente, una ha destato la mia curiostà (è una frase fatta, lo so, però mi è venuta così).
Mi arrivano spesso comunicati stampa di aziende italiane ed estere che promuovono qualche loro iniziativa, ma questa volta c'è un aspetto interessante: il packaging utilizzato.

Piccolo preambolo: il comunicato ricorda la presentazione di "...BAU Contenitore di Cultura Contemporanea, aperiodico in forma di scatola in 150 esemplari che raccoglie opere e testi originali in formato UniA4 di sessantasette autori italiani e stranieri, ideato e prodotto dall’Associazione Culturale BAU di Viareggio." Aperiodico in forma di scatola???? Inutile dire che questa espressione inusuale ha colpito la mia fantasia.

Ecco quindi che mi metto a cercare informazioni sul Progetto BAU ed arrivo sul loro sito; scopro quindi che "BAU è un’iniziativa spontanea, autogestita dagli autori, senza alcun fine di lucro: una piattaforma di scambio per confrontarsi e discutere del proprio lavoro e della complessa realtà culturale contemporanea, un inedito momento di socializzazione e di verifica.[...] Il progetto promuove la sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi, elabora tesi sui rapporti tra arte, scienza, politica, ambiente e uomo. Opera, inoltre, per una sistemazione critica e l’elaborazione di una storia dell’arte e della produzione poetica degli ultimi decenni in Versilia."

Il numero di autori è lo stesso della popolazione di una frazione di provincia; dalla lista presente sul sito sono 67.

L'aspetto affascinanate risiede nella distribuzione: rilegato in una scatola. Sembra ovvio che un prodotto abbia una scatola, compresi molti prodotti editoriali, ma questa volta è diverso: la scatola non ha solo la funzione di preservare tecnicamente il prodotto, ma vuole avere nell'utente una funzione visionaria, quasi onirica: "...Il n. 0 di BAU è un assemblaggio di vari contributi personali e si propone come “scatola aperta” senza alcuna restrizione di tema, supporto o tecnica di realizzazione. Una rivista-laboratorio che soddisfa la curiosità degli autori di scoprire vicendevolmente il loro lavoro, ovvero un modo di abbandonare la propria isola per inaugurare un avventuroso viaggio con una imbarcazione diversa. Ogni singolo intervento rimanda ad una personalità, decine di storie eterogenee[...] Quello della “scatola” da riempire di lavori e sorprese è una suggestiva metafora operativa che si presta a sviluppi in molteplici direzioni."

Anche ciò che sulla scatola c'è impresso vuole affascinare l'utente: "Contenitore di Cultura Contemporanea" come a dire: "aprimi e scopri un mondo poliedrico e ricco di sfaccettature".

I miei più sinceri complimenti ad un progetto che ha utilizzato il marketing ed il packaging a suo piacimento, connotandoli per ciò che veramente servono: un plus per far diventare il prodotto unico.

posted by Andrea Signori @ 18.4.06   0 comments

Weekly pixel

Il classico inizio di settimana con un pò di pubblicità interessante.

Nikon coolpix

Cosa dire della campagna ideata da Sylva Reklámügynökség, un'agenzia ungherese, per il lancio della fotocamera Nikon Coolpix che permette anche al "fotografo della domenica" di eliminare l'effetto "occhi rossi" dalle foto? Intuitiva.

Peugeot 206 advertising

Per la nuova Peugeot 206 GTi si è pensato a un'idea che facesse capire, senza giri di parole, la potenza del nuovo motore. Mi sembra che l'effetto sia quanto meno "immediato". Nuova Peugeot 206 GTi. Velocità massima 210 Km/h. Accelerazione da 0 a 100 Km/h: 8,4 secondi.

posted by Andrea Signori @ 18.4.06   0 comments

Buona Pasqua

Fiori per PasquaAuguro Buona Pasqua a tutti i miei lettori (ai tanti aggiungo, perchè credetemi siete, siamo, in tanti!) con notevole ritardo e me ne dispiaccio, però sono stato 4 giorni in mare navigando per l'arcipelago del Giglio ed il portatile, anche se "fornito" di Wi-fi l'ho utilizzato solo come GPS.

Ve lo dico sinceramente ma il lap top non lo volevo vedere neanche da lontano!!

Comunque buon inizio di settimana a tutti.

Live slow sail fast

posted by Andrea Signori @ 18.4.06   0 comments

venerdì, aprile 14, 2006

La vendetta del marketer

vendettaCari colleghi (suona molto altisonante!) vi capisco. Lo so perchè ci sono dentro anche io. Siamo una categoria d'incompresi, almeno in Italia. Mi riferisco proprio alla nostra professione.

Breve incipit; l'Italia da buon capofila della vecchia Europa (centrale) vive in quella sorta di limbo atemporale dove si vuol dare l'idea di essere al passo con i tempi ma con la testa girata verso il passato. Vogliamo e ci atteggiamo a "moderni" ma quando possiamo diciamo di essere fieri di essere tradizionalisti. Qui risiede il grande compromesso italico? Bhò non so ed in questa sede non mi interessa, comunque sia la nostra professione ancora non viene recepita come "utile all'azienda".

Per fare un esempio estremo, quando in occasioni informali mi presento dicendo "mi occupo di marketing" molte persone agee mi chiedono "Interessante, ma cosa è nello specifico?" Oramai dico che curo l'ufficio vendite (se mi sentisse il mio Prof di marketing!) così almeno non devo continuamente argomentare la mia professione. Per mia nonna lavoro semplicemente "in ufficio" così almeno si rassicura :)

A parte gli scherzi qui in Italia mi sento un marziano e quando incontro qualche collega ho notato che ci rapportiamo reciprocamente come due indiani sioux intenti a parlare in una riserva del Nebraska. Mi dispiace dirlo ma dove invece il marketer ed il pubblicitario vengono considerati per veri professionisti ed "osannati" per la loro utilità nel processo produttivo, sono ancora una volta gli USA.

In aiuto mi è venuto un articolo letto questa mattina che riporta i 50 migliori mestieri per gli americani: il marketing è al sesto posto, l'advertising manager all'undicesimo, PR, copywriter e account tra il ventesimo ed il ventiseiesimo; tra l'altro ben pagati!

Mi sa che 'sta Green Card in qualche modo la devo prendere!

posted by Andrea Signori @ 14.4.06   0 comments

giovedì, aprile 13, 2006

Marketing a 360°?

Riporto integralmente, via Ninja Marketing, due notizie tanto interessanti quanto particolari:

La prima riguarda l'ass-vertising, quella novizia strategia pubblicitaria focalizzata (ed è la parola esatta) sulla parte "b-side" del corpo femminile. Personalmente avevo parlato dell'ass-vertising a novembre scorso cercando di portare l'attenzione su questa innovazione; incalcolabile quindi la soddisfazione quando ho visto che la strategia ha trovato "casa" anche in Italia.

"Il fondoschiena sembra proprio essere diventato il media ideale per farsi notare e far parlare di sé…

Dopo le iniziative registrate negli USA ed in Ucraina, finalmente l’ass-vertising arriva anche in Italia! Ad accorgersi per prima delle enormi potenzialità del nuovo media è MTN Company, una coraggiosa ed innovativa agenzia di comunicazione integrata del sud Italia, già nota per aver ideato la prima forma di bookcrossing advertising. L’agenzia ha sfruttato il fondoschiena di affascinanti modelle per promuovere se stessa all’interno di una più ampia campagna di riposizionamento che vede l’utilizzo integrato di mezzi di comunicazione tradizionali e non-convenzionali.

Dopo un’efficace campagna teaser che fa il verso a “Ceci n’est pas une pipe”, noto quadro-rebus di René Magritte, realizzata in occasione del lancio del nuovo sito web dell’agenzia, MTN Company ha infatti dato il via ad una serie di azioni di stickering e ass-vertising che, iniziate la scorsa settimana in Campania, continueranno nei prossimi sei mesi nei principali capoluoghi di provincia italiani.“Bisogna essere ricettivi alle nuove tendenze del mercato ed avere creatività e tanto coraggio” – ha dichiarato Carmine D’Alessio, amministratore unico dell’agenzia – “Il nostro obiettivo è incrementare la visibilità, riproponendoci al contempo come agenzia innovativa e completa, capace di utilizzare strategicamente ogni mezzo di comunicazione, convenzionale e non”.

Se vuoi essere visto, vai dove le persone stanno già guardando” è il motto dell'agenzia pubblicitaria americana Night Agency, divenuta famosa negli Usa l'anno scorso per aver lanciato l'assvertising. MTN Company ha adottato a pieno tale filosofia e i risultati non tardano ad arrivare, visto che, in una sola settimana, gli accessi al sito www.mtncompany.it sono quadruplicati, e la notizia si sta diffondendo rapidamente in rete e nella blogosfera…Quando il successo di un’azienda non è solo questione di…fortuna!"

La seconda notizia, sempre via Ninja Marketing, riguarda la Birra Miller e le monetine. Cosa voglio dire? Bhè leggete che è veramente particolare:

"Lo stile birrario americano arriva in Italia sotto le fogge di monetine da 50 centesimi…

Il brand Miller, terzo produttore al mondo di birra e secondo marchio degli States, ha infatti implementato - per diffondersi rapidamente sul territorio italiano - una campagna di guerrilla marketing che sfrutta il denaro in maniera “alternativa”.L’innovativa agenzia di guerrilla marketing G-Com ha ideato degli sticker con la scritta "Grazie Miller", li ha incollati sulle monetine da 50 centesimi ed ha infine messo in circolazione questo contante non-convenzionale…

Un’azione di guerriglia comunicativa strategicamente studiata per posizionare Miller alle Olimpiadi di Torino 2006.Con queste monetine in tasca, a chi non verrebbe voglia di comprarsi subito una Miller?"

Un plauso a tutti i ragazzi di Ninja Marketing che riescono a portare in Italia questo tipo di notizie che per noi amanti delle innovazioni comunicative e della guerrilla in particolare sono come l'ambrosia per gli dei!

posted by Andrea Signori @ 13.4.06   3 comments

mercoledì, aprile 12, 2006

Notizie in ordine sparso

Volate spesso in classe Economy anche durante i viaggi intercontinentali con fastidiosi dolori alla schiena, problemi di mobilità alle gambe? Non vi separereste mai dal vostro lap top e vorreste continuare a controllare le mail? Bene allora vi siete persi l'occasione per tastare con mano tutta una serie di novità all'Aircraft Interiors Expo 2006 di Amburgo. Per fortuna che il BusinessWeek di oggi riporta un esauriente approfondimento. Boeing e AirBus si danno battaglia; si ma sulle politiche di marketing!

Per chi non è mai stanco di leggere è nato il primo free press da tavola, intesa proprio come luogo dove si consumano i pasti! Si chiama Fragole & Limone idea originalissima ed assolutamente interessante quella dei due ideatori Milena Transirico (direttore responsabile) e Andrea Nelson Mauro quella di realizzare un "mensile da tavola": il primo giornale mensile d'intrattenimento in Italia, stampato sulle tovagliette, i normali sottopiatti che si usano nei pub e nelle pizzerie. Distribuito in 30.000 copie con cadenza mensile, nei principali ritrovi di Messina con target di età tra i 20 e i 60 anni." Nato in quella Sicilia così feconda di idee interessanti che ha dato i natali nel febbario 2004 al capostipite del genere "free press da tavola" Il Resto Mancia; idea di Pino di Maula, Vincenzo Mulè.

Ed ancora per gli amanti della lettura a tutti i costi. Cosa mancava nelle toilette dei locali nei momenti diciamo di liberazione intestinale? Il quotidiano; miglior amico di tutti gli esseri umani in uno dei momenti "principali" del vivere giornaliero. A questa carenza ci ha pensato Media Plaza una società olandese che ha posizionato nei bagni del palazzo che ospita la società, interrandoli nel pavimento, degli schermi con collegamento ad Internet per reperire le tanto agognate, in quel momento, notizie!

Infine, una serie di recenti ricerche riportano che la Cina avrebbe sorpassato gli USA nell'uso di Internet. Emarketer ci svela i risvolti di questo nuovo record dagli occhi a mandorla.

posted by Andrea Signori @ 12.4.06   0 comments

Top 50 Advertisers

Vi state chiedendo chi sono i Top Spender Internet advertisers classificati secondo il media value? Di seguito i top 50 del mese di Febbraio 2006. Dati elaborati da TNS Media Intelligence.

I valori sono espressi in $ 000.

1 Vonage 22,962 Tech
2 Classmates.com 14,860 Misc
3 Netflix 11,952 M/E
4 Ameritrade 9,999 Fin
5 Monster 8,378 Class
6 E*Trade Financial 7,857 Fin
7 Circuit City 7,764 Ret
8 LowerMyBills.com 7,571 Fin
9 Scottrade 7,191 Fin
10 LoanWeb.com 6,735 Fin
11 AT&T 6,252 Tech
12 Chevrolet Auto & Truck 5,889 Auto
13 Dell VAR Computers 4,673 Ret
14 PBS TV 4,567 M/E
15 Amazon.com 4,533 Ret
16 FreeCreditReport.com 4,531 Fin
17 ESPN Fantasy Sports 4,512 Ent
18 Dollar Rent A Car 4,384 Auto
19 ShareBuilder 4,372 Fin
20 University of Phoenix Online 4,172 Edu
21 RealArcade Games 4,026 M/E
22 Cingular Wireless 3,990 Tech
23 Forex Capital Markets (FXCM.com) 3,959 Fin
24 Verizon Wireless 3,852 Tech
25 Sylvan Learning Center 3,792 Edu
26 T-Mobile Wireless 3,563 Tech
27 PlanetOut.com 3,422 M/E
28 Fidelity Investments 3,264 Fin
29 Charles Schwab 3,259 Fin
30 Associated Press 3,202 M/E
31 NexTag Serivces 3,201 Misc
32 Comstock 3,118 Misc
33 Wal-Mart 2,887 Ret
34 Prilosec Heartburn Control 2,847 H/F
35 eDiets.com 2,831 H/F
36 Playboystore.com 2,766 Ret
37 DISH Network Satellite 2,722 Tech
38 River Belle Online Casino 2,697 M/E
39 Intelius Online 2,675 Misc
40 Target.com 2,632 Ret
41 LowRateSource.com 2,614 Fin
42 1-800-FLOWERS.COM 2,567 Ret
43 WeightWatchers.com 2,549 H/F
44 Bank of America 2,472 Fin
45 Capital One Bank 2,449 Fin
46 Expedia.com 2,412 T/H
47 University of Phoenix 2,390 Edu
48 ABC TV 2,325 M/E
49 CareerBuilder.com 2,320 Class
50 Dell Dimension Computers 2,249 Ret

GRAND TOTAL
$242,198

Legenda: i settori sopra citati mediante abbreviazione sono i seguenti: Auto - Automotive; Class - Classifieds; CPG - Consumer Package Goods; Date - Online Dating; Edu - Education; Fin - Financial Services; H/F - Health & Fitness; M/E - Media & Entertainment; Misc - Miscellaneous; Ret - Retail; Tech - Technology; T/H - Travel/Hospitality

posted by Andrea Signori @ 12.4.06   0 comments

Minimal advertising

Due esempio di pubblicità minimali ma di grande impatto presi girovagando, ondivago, sulla rete.

Tsunami victims support campaign
La pubblicità del Governo Indiano per il sostentamento delle vittime dello Tsunami. Il claim in lingua Indi, recita: Lakhs of Homeless People affected by the Tsunami need your help. Realizzata da OgilvyOne

Naber Kaffee


Ottima campagna della Naber Kaffee, marca tedesca di caffè. Il visual, che ovviamente ricorda due occhi chiusi, riporta: "Sleep Tight". Interessante

posted by Andrea Signori @ 12.4.06   0 comments

martedì, aprile 11, 2006

La solita razione di pubblicità per la settimana

Skoda advertising
Stessa idea di BMW (via Marketing Routes) ma visual leggermente differente; qui non si punta sulla potenza ma sulla reistenza. Interessante comunque l'idea con il frontale della scatola che ricorda i frontali dei modelli Skoda.
Agenzia: LEAGAS DELANEY HAMBURG

Grobi light advertising
Pulito, semplice, lineare. Anche se il prodotto ha aiutato molto. Agenzia: FCB Austria

Guinness St. Patrick


Guinness per il St. Patrick Day. Agenzia: Graffiti BBDO, Romania

posted by Andrea Signori @ 11.4.06   0 comments

lunedì, aprile 10, 2006

Born in the USA

Spring BreakBorn in the USA (I was); così in modo fiero cantava Bruce Springsteen negli anni '80.

Personalmente e fortunatamente no, ma mi sarebbe piaciuto solo per avere la Green Card!.
In ogni modo gli USA mantengono, sulla audience mondiale, un fascino che nessun altro territorio compreso tra le terre emerse può vantare.

Chi non c'è mai stato lo vede come terra "fantastica" e ricca di opportunità; chi la conosce ne conserva una parte indelebile nel proprio animo. Per molti rimane ancora L'AMERICA!! Per altri un Paese come un altro.
Gli USA sono, per quanto mi riguarda, il paese dove è stata "formalizzata" praticamente la disciplina del marketing. Le moderne teorie e politiche di marketing hanno avuto e continuano ad avere gli Stati Uniti come territorio di novità, sperimentazioni ed applicazioni pratiche.

Come dimenticare che gli USA sono l'unico paese ad applicare il marketing anche alla cittadinanza!!. Tutti sappiamo che essendo la Green Card molto ambita dalla maggior parte della popolazione mondiale, il Governo americano ha deciso di creare una lotteria (a pagamento, ovvio! Altrimenti dov'era il marketing) dove il premio per gli iscritti è l'agognata Carte Verde per poter vivere e lavorare negli USA.

Oggi ho notato un'altra applicazione inusuale del marketing stars 'n stripes.
Non so quanti sono al corrente che durante la primavera, dopo gli esami del primo semestre, le high school e le università americane chiudono per circa 15 giorni per quello che è chiamato Spring Break. E' un periodo atteso da tutti gli adolescenti in età puberale.
Perchè? Perchè è il periodo dove si possono contravvenire tutte le regole del buon senso e del pudore tipicamente yankee.
In che modo? Andando a Cancun - Messico.

Gli USA sono un paese strano dove non puoi bere birra fino a che non sei maggiorenne ma puoi guidare a 16 anni, non puoi fumare fino ai 18 ma puoi comprarti una pistola esibendo la patente di guida; vogliono darsi una facciata di puritanesimo e di perbenismo che però non sentono propria e come si sa dove ad un essere umano si impone un limite, questi tenta di valicarlo in qualsiasi modo.
Cancun quindi diventa, grazie alle spurie e labili leggi messicane, il posto dove poter lasciar andare i freni inibitori. E allora ecco che la località balneare messicana diventa un sorta di bordello a cielo aperto dove ragazzotti americani si iniziano al sesso, all'alcool (puro) ed alla droga (pura) con altrettante ragazze yankee che, a loro volta, mal sopportano gli alcolici!!

Risultato? Un "troiaio" dove tutti si disinibiscono senza limiti lasciando tracce di questa disinibizione grazie alle foto pubblicate su internet perchè altrimenti come farebbero a ricordarsi del (lieto) evento?

"nearly 60 percent of those surveyed knew friends who had unprotected sex on spring break 53 percent regretted getting sick or vomiting from drinking
21 percent regretted passing out or blacking out from drinking
20 percent regretted engaging in sexual activity
12 percent felt forced or pressured into sex
"

Lo spring break è uno dei motivi per i quali mi sarebbe piaciuto frequentare l'università negli USA!

Comunque sia tornando al marketing applicato allo Spring Break, ho trovato diversi tour operator che sono specializzati solo nel trovare alloggi a Cancun agli assetati (in tutti i sensi) yankee.

Ci sono siti dedicati che mostrano le "attrattive" ed i luoghi più cool per divertirsi a Cancun durante lo SB. C'è un famoso sito che mostra cosa veramente avviene durante lo SB.
Dei miei contatti negli USA mi hanno spiegato che, "l'evento" muove qualcosa (in termini di voli aerei, prenotazioni, villaggi, spostamenti interni) come 60 milioni di $; in una settimana!

Le varie associazioni americane che tutelano i giovani vedono lo SB come la peste; luogo di perdizione dal quale molti ragazzi/e tornano con malattie veneree più o meno gravi o addirittura incinta! Per l'occasione c'è addirittura un Survival Kit e dei tips sul come evitare i rischi dello SB. (tra i due mali, preferisco i rischi!)

Concludo tornando al marketing: sapete che ci sono anche dei condom speciali per lo Spring Break? Certo che sti americani...

posted by Andrea Signori @ 10.4.06   0 comments

venerdì, aprile 07, 2006

No comment

Schering campaignSchering campaign
Per la campagna di seguito pubblicata non trovo commenti adeguati. Mi piace raccontare le varie campagne pubblicitarie o le politiche di marketing usando l'ironia, ma qui c'è poco da ridere.
Personalmente sono favorevole alle campagne scioccanti perchè credo siano un modo molto diretto di far arrivare il messaggio, su quella qui mostrata però sento qualche cosa che non mi piace.

La filiale tailandese della Schering, una multinazionale farmaceutica, ha commissionato alla OgilvyOne una campagna per la promozione di una pillola anticoncezionale. Il fenomeno delle baby mamme nei paesi del Sud Est Asiatico è un fenomeno rilevante e decisamente preoccupante per i governi locali. Ancora più preoccupante è il comportamento di gettare i feti nei cassonetti dell'immondizia da parte delle mamme che hanno subito gravidanze non volute.

La campagna realizzata la possiamo considerare una sorta di street marketing; infatti sono stati posizionati, nelle vicinanze delle università di Bankok, dei cassonetti dell' immondizia con incorporati dei sensori di movimento. Passando nelle vicinanze viene emesso il suono di un bambino che piange; una volta aperto il coperchio ci si trova di fronte il messaggio che invita a visitare il sito della Schering per avere maggiori informazioni riguardo la pillola anticoncezionale da questi realizzata.

Non chiedetemi commenti, questa volta mi limito a riportare la notizia!

posted by Andrea Signori @ 7.4.06   0 comments

Vodafone rebranding

Vodafone rebranding
Tanto tuonò che piovve. Dopo un'invasione pubblicitaria vera e propria, con conseguente cambio di testimonial (bye bye Megan), cambio di policy e riposizionamento doveva arrivare per Vodafone anche un degno rebranding.

E' arrivato seguendo il trend moderno del "think minimal"; senza rivoluzioni o stravolgimenti è stato aggiunto l'effetto 3d per rendere il logo più "morbido" alla vista, meno piatto e spigoloso. Diventa così più panciuto, dando un'idea più rassicurante, più protettiva e coinvolgente.
Questa politica delle linee tondeggianti viene mutuata dall'antica psicologia "involontaria" dei secoli passati dove le statue di donna venivano raffigurate con tre seni o dai corpi tondeggianti e morbidi proprio per simboleggiare l'abbondanza.

Per tornare al rebranding di Vodafone c'è da dire che è cambiato anche il pay off aziendale, oltre che il claim della campagna di riposizionamento. Si è deciso di puntare sulla parola "now". Il claim della campagna che vediamo qui in Italia recita "Time is now"; il claim che accompagnerà il nuovo logo sarà "Make the most of now".

Concludo dicendo che l'attuale campagna Vodafone è veramente pressante da un punto di vista di copertura mediatica quindi...."Now basta!" :)

posted by Andrea Signori @ 7.4.06   0 comments

giovedì, aprile 06, 2006

Sky Screamer

Adidas street marketing
Siamo a due mesi dai Mondiali di calcio in Germania e le major sportive stanno affilando le armi. L'Adidas è main sponsor dell'evento per quanto riguarda l'abbigliamento sportivo e sta quindi promuovendo l'evento con diverse campagne pubblicitarie declinate sui differenti media.
Essendo poi la Coppa del Mondo di calcio c'è la volontà di coinvolgere tutto il pianeta "mettendo" presidi in ogni emisfero.

Si sa che, anche se i mezzi di comunicazione di massa hanno annullato le distanze, ci sono delle culture, che causa distanza geografica dal "centro del mondo" Europa, rimangono scarsamente alfabetizzate verso usi e costumi pan-mondiali.
E' il caso dell'Oceania che continua ad essere "la terra lontana" di qualche anno fa; questo suo confino involontario la mantiene ancora lontana dalle cerimonie mediatiche globalizzate.

Proprio in Nuova Zelanda, l'Adidas ha deciso di praticare una potente campagna di marketing. Come? In modo inusuale ed intrigante dal nome rivelatore SkyScreamer.
Cornice di questo spettacolo un enorme billboard raffigurante Steven Gerrard, capitano del Liverpool e stella della nazionale inglese, mentre compie il gesto di calciare. E la palla che calcerà è...molto pesante.

Infatti il billboard è sormontato da una struttura metallica che funziona come un bungy jump al contrario. L'elastico incorpora un pallone gigante di 2.5 metri che, a rotazione, ospita chiunque voglia fare un lancio. Inoltre mentre si viene sparati a 170 Km orari verso il cielo una microcamera riprenderà le reazioni degli human bullets.

Unico lasciapassare per poter compiere il lancio è aver comprato un prodotto della linea Predator di Adidas.
Che dire? Please fasten your seat belt

Adidas street marketing

posted by Andrea Signori @ 6.4.06   0 comments

Prossima frontiera

animal advertisingLa foto è presa da un contest fotografico ideato in Germania però sono sicuro che qualche geniale CEO di qualche multinazionale ha chiamato il proprio Ufficio Marketing per un consulto. Valutare un nuovo possibile canale a, praticamente, costo "0"? Io sono per le sperimentazioni e quindi dico: animal marketing (conio e rivendico il termine) sia!

Il vero problema sarà innanzitutto catturare quei circa 2 milioni di cavallette che metodicamente durante l'estate invadono i campi di grano; risolto questo voglio essere presente quando qualche solerte esecutore apporrà, soggetto per soggetto, i mini billboard, vorrei altresì essere presente quando i coleotteri verranno liberati per diffondersi e per diffondere il brand di cui sono divenuti portatori sani; in quest'ultimo caso vorrei esserci per vedere ed ascoltare le imprecazioni dei contadini che dovranno immolarsi per la causa advertising.

Comunque sia è un'idea da prendere in considerazione. (Giuro non ho fumato ed ho bevuto solo un energy drink!)

posted by Andrea Signori @ 6.4.06   0 comments

mercoledì, aprile 05, 2006

Siamo tutti giornalisti

giornalismoLeggo che dalle ultime statistiche nasce un blog ogni secondo e gli analisti prevedono che di questo passo, qualora la febbre "blog" continuasse a restare alta, entro il 2021 il neonato "citizen journalists" produrrà qualcosa come metà delle notizie mondiali.

Molte redazioni di quotidiani stanno iniziando ad investire sull'online, ma non intesa come pubblicità ma come redazioni low cost composte da blogger. Riportavo, lo scorso Marzo, la notizia in base alla quale il Washington Post ha messo in programma di tagliare, per l'anno solare 2006, circa 80 posti di giornalisti della redazione centrale.

Ancora ieri leggevo che Conde Nast, uno dei maggiori publisher di magazine a livello mondiale, sta iniziando a far migrare, implementando le redazioni web, molte proprie testate su internet data la tendenza dei lettori ad approfondire sul web le notizie apprese sulla carta stampata.

I quotidiani preferiranno affidarsi a blogger locali per reperire notizie in giro per il mondo piuttosto che avere a libro paga dei giornalisti e dei corrispondenti diretti con tutte le spese, dirette ed indirette, che ne conseguono. Inoltre i singoli blogger attraggono pubblicità ed hanno una propria base di lettori cosicchè il quotidiano può altresì tagliare le spese per le campagne advertising in loco.

Secondo un recente studio di Project for Excellence in Journalism, (ma anche secondo molti altri!): "...audiences are moving from old media such as television or newsprint to new media online."

Per tutti coloro i quali hanno fatigato a prendere l'agognato tesserino da giornalista rispondo, ironicamente, parafrando la frase di un celebre film di Verdone, Compagni di Scuola: "...te ce soffi er naso così risparmi un Kleenex"

posted by Andrea Signori @ 5.4.06   0 comments

Riflessioni

Durante la consueta lettura quotidiana di qualche decina tra siti istituzionali e blog, mi sono imbattuto in un paio di tendenze che mi hanno fatto pensare.

Leggo che Kodak ha messo a disposizione per gli utenti un sito dove è possibile realizzare la propria campagna pubblicitaria, cavalcando l'onda di quanto già fatto lo scorso Marzo da Chevrolet per il lancio della Tahoe; anche in questo caso viene data la possibilità "all'utente comune" di realizzare un campagna pubblicitaria.

Poi leggo che Mcdonald's, in base alla nuova politica aziendale di rinnovamento del brand e di riposizionamento, ha indetto un casting, via internet, attraverso il quale è possibile diventare i volti di "persone comuni" che appariranno sul packaging e sulle buste McDonald's a partire dal 2007.

Ora mi chiedo: ma è mai possibile che le politiche di marketing di tali multinazionali siano incentrate sul low cost, facendo leva sulla voglia di ogni essere umano di avere voce in capitolo?

In Italia abbiamo un evidente esempio di cosa voglia dire "far parlare tutti"; la Tv.
Riducendo i budget destinati alla realizzazione dei programmi, le trasmissioni TV vengono riempite con storie di "persone comuni" (pagate tra 0 e poche centinaia di €) dove non c'è più quel plus che rende un programma televisivo degno di essere guardato. I presentatori, veri, sono circoscritti in una specie di riserva e si contano sulle dita di una mano, il resto sono ex persone comuni uscite da qualche reality (pagato molto in termini di format ma poco in termini di partecipanti al programma...tanto chi vi partecipa è la "gente comune"!).

E la qualità di tutto ciò?. Pessima! Nulla contro il cittadino che vuole avere successo andato ad un reality, il problema è un altro: perchè i capo struttura delle reti continuano a puntare sulle persone comuni? Io, come un infermiere, un ingegnere, o un impiegato dobbiamo fare quello che ci riesce meglio e non andare a raccontare la nostra vita in TV. Cosa me ne stra-cata-fotte a me di sapere la vita di un altro. Vedo la TV per intrattenimento non per beatificare o commiserare un mio simile.

Tutto questo si riduce al più squallido dei risparmi in termini di stipendo dei veri professionisti della TV.

Tornando alle nostre "self made commercial"; l'idea di fondo è la stessa: io (azienda) ti metto a disposizione un sito con 2 cazzate dentro e ti do la possibilità di "giocare" con la pubblicità facendoti sentire per un giorno il creativo, l'art director (plagio mentale), poi ti faccio credere che ti ascolto perchè ti chiedo di inviarmi il tuo prodotto. Risultato per l'azienda? Ho fatto parlare di me (brand) ho creato curiosità su di me ed ho attirato interese (buzz) ho aperto un dialogo duraturo con i miei possibili clienti (loyalty) e se mi dice bene ho avuto veramente qualche spunto per le pubblicità (culo). Tutto questo acquistando solamente un dominio.

Non mi dite che la mia (la nostra) professione si risolve tutta nel far pensare (al posto nostro) l'uomo comune!?!

P.S. Perchè altrimenti dovrei rivedere le mie tariffe.

posted by Andrea Signori @ 5.4.06   0 comments

Una pubblicità al giorno...

mini_boobs advertising
La non-tanto-recente campagna di street marketing del magazine FHM che però riporto perchè...è simpatica.

computer shop advertising

La vetrina di un negozio di computer in Ucraina.

posted by Andrea Signori @ 5.4.06   0 comments

martedì, aprile 04, 2006

Finger lickin'

KFC advertising
KFC advertising

KFC advertising

La Kentucky Fried Cruelty un'associazione americana che si batte per combattere gli abusi sui polli d'allevamento ha commissionato alla DDB Singapore una campagna per la sensibilizzazione mondiale verso questo fenomeno di crudeltà umana.

A parte le considerazioni personali in merito all'argomento, voglio parlare delle campagne pubblicitarie; personalmente sono un fautore dei visual minimalisti, e gli esempi qui riportati ne sono un chiaro esempio. Nessun cliam o logo. In questo caso è l'immagine che comunica e non le parole.

Un eccellente esempio di "Comunicazione" intesa nel senso più onnicomprensivo del termine.

Tempi di magra per i copy?

posted by Andrea Signori @ 4.4.06   0 comments

Quando marketing fa rima con licking

Air Asia & Manchester UnitedQuale miglior modo di penetrare un nuovo mercato se non quello di salire sul carro dei vincitori?

Ultimo esempio arriva da Air Asia, la compagnia aerea low-cost nata come "consorzio" di 8 stati orientali (Malesia, Tailandia, Indonesia, China, Singapore, Filippine, Vietnam, Cambogia). Per espandere il proprio brand, troppo incentrato sull'Oriente e scarsamente conosciuto in Occidente, e consapevole del successo dei calciatori Europei presso il target asiatico, gli uomini di marketing di Air Asia hanno deciso di dedicare un proprio aereo al Manchester United.

E' risaputo che il Manchester United sia da un punto di vista di notorietà oltre che di volumi d'affari sviluppati dal merchandising secondo solo al Real Madrid; quello che mi chiedo infatti è perchè non il Real?

A parte le mie domande è chiaro l'intento della compagnia asiatica di attrarre sui propri velivoli il fervido mercato turistico Nord Europeo; è decisamente arrivato anche in Asia il trend che vuole molti Paesi del Centro Europa in preda a recessioni economiche facendo quindi puntare sulla benestante Inghilterra.

posted by Andrea Signori @ 4.4.06   0 comments

Advertising made in Romania

River Woods advertising
River Woods advertising
River Woods advertising
Il claim della campagna recita "The never thake them off clothes" - gli abiti che non bisogna mai togliere - e secondo me sia l'art director che il copy hanno centrato in pieno gli intenti.

Cliente: River Woods
Agenzia: Graffiti BBDO

posted by Andrea Signori @ 4.4.06   0 comments

lunedì, aprile 03, 2006

Brand awareness

Monochrom BrandMaker ha realizzato uno studio, in Austria, al fine di sondare la brand awareness di alcuni marchi internazionali.

Caposaldo della ricerca è stato far disegnare al campione di persone, usando la memoria, il logo dei brand presi in esame. I loghi facenti parte della ricerca erano 12: 9 internazionali e 3 europei

Di seguito alcuni loghi disegnati durante la ricerca.

Brand awareness

posted by Andrea Signori @ 3.4.06   0 comments