Riflessioni
Durante la consueta lettura quotidiana di qualche decina tra siti istituzionali e blog, mi sono imbattuto in un paio di tendenze che mi hanno fatto pensare.
Leggo che Kodak ha messo a disposizione per gli utenti un sito dove è possibile realizzare la propria campagna pubblicitaria, cavalcando l'onda di quanto già fatto lo scorso Marzo da Chevrolet per il lancio della Tahoe; anche in questo caso viene data la possibilità "all'utente comune" di realizzare un campagna pubblicitaria.
Poi leggo che Mcdonald's, in base alla nuova politica aziendale di rinnovamento del brand e di riposizionamento, ha indetto un casting, via internet, attraverso il quale è possibile diventare i volti di "persone comuni" che appariranno sul packaging e sulle buste McDonald's a partire dal 2007.
Ora mi chiedo: ma è mai possibile che le politiche di marketing di tali multinazionali siano incentrate sul low cost, facendo leva sulla voglia di ogni essere umano di avere voce in capitolo?
In Italia abbiamo un evidente esempio di cosa voglia dire "far parlare tutti"; la Tv.
Riducendo i budget destinati alla realizzazione dei programmi, le trasmissioni TV vengono riempite con storie di "persone comuni" (pagate tra 0 e poche centinaia di €) dove non c'è più quel plus che rende un programma televisivo degno di essere guardato. I presentatori, veri, sono circoscritti in una specie di riserva e si contano sulle dita di una mano, il resto sono ex persone comuni uscite da qualche reality (pagato molto in termini di format ma poco in termini di partecipanti al programma...tanto chi vi partecipa è la "gente comune"!).
E la qualità di tutto ciò?. Pessima! Nulla contro il cittadino che vuole avere successo andato ad un reality, il problema è un altro: perchè i capo struttura delle reti continuano a puntare sulle persone comuni? Io, come un infermiere, un ingegnere, o un impiegato dobbiamo fare quello che ci riesce meglio e non andare a raccontare la nostra vita in TV. Cosa me ne stra-cata-fotte a me di sapere la vita di un altro. Vedo la TV per intrattenimento non per beatificare o commiserare un mio simile.
Tutto questo si riduce al più squallido dei risparmi in termini di stipendo dei veri professionisti della TV.
Tornando alle nostre "self made commercial"; l'idea di fondo è la stessa: io (azienda) ti metto a disposizione un sito con 2 cazzate dentro e ti do la possibilità di "giocare" con la pubblicità facendoti sentire per un giorno il creativo, l'art director (plagio mentale), poi ti faccio credere che ti ascolto perchè ti chiedo di inviarmi il tuo prodotto. Risultato per l'azienda? Ho fatto parlare di me (brand) ho creato curiosità su di me ed ho attirato interese (buzz) ho aperto un dialogo duraturo con i miei possibili clienti (loyalty) e se mi dice bene ho avuto veramente qualche spunto per le pubblicità (culo). Tutto questo acquistando solamente un dominio.
Non mi dite che la mia (la nostra) professione si risolve tutta nel far pensare (al posto nostro) l'uomo comune!?!
P.S. Perchè altrimenti dovrei rivedere le mie tariffe.
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