lunedì, marzo 31, 2008

Ancora sulla pubblicità politica: due esempi di ambient marketing

In questi giorni sto parlando molto della comunicazione politica in generale e del marketing e della pubblicità in particolare ad essa associati. Qualche giorno fa parlavo dell'apparente immobilismo della comunicazione politica che questa mattina, vengo immediatamente smentito.

Abito in zona Roma Nord e per raggiungere gli arancioni uffici di Ad Maiora ogni mattina percorro una strada molto ampia e a grande concentrazione di traffico che si chiama Corso Francia (zona Flaminia). La strada è a quattro corsie a senso alternato con una zona "pedonale" che separa i due sensi di marcia e che percorre tutta la lunghezza di questa strada. Questa mattina non appena mi immetto trovo i numerosi paletti che delimitano questa zona pedonale centrale coperti di sticker arancioni che sventolavano al vento.

La mia natura di centauro convinto (!!) ha fatto sì che mi fermassi con la moto sul ciglio della strada e ne prendessi una.

E' la prima campagna di ambient marketing politico che mi trovo a toccare con mano. La trovo interessante (schieramenti politici esclusi, e per correttezza affermo anche molto lontani dal partito in questione... :) ) e veramente ben studiata con il messaggio strettamente attinente al claim ("l'italia non può restare al palo" - lo sticker incollato ai pali stradali).

campagna ambient marketing politico
Per parziale par condicio metto anche la campagna outdoor, presa da un giornale, di una catena di supermercati che riprende in forma ironica i messaggi usati nelle campagna di comunicazione del PdL.

campagna outdoor politico
Per completa par condicio attendo di vedere qualche altra iniziativa di guerrilla marketing, street marketing, ambient marketing (che fatica queste definizioni!!!) del centro - sinistra.

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posted by Andrea Signori @ 31.3.08   0 comments

martedì, marzo 18, 2008

Sony invade Miami di schiuma

Come un appuntamento fisso annuale, Sony sceglie una città come fondale per il lancio della propria campagna di comunicazione.

Piccola divagazione, non amo molto le definizioni soprattutto quando si riferiscono al marketing, ambito per natura frastagliato e poco "circoscrivibile" in una definizione. La campagna di seguito quindi non so se chiamarla guerrilla marketing, street marketing, ambient marketing!! Secondo me le accomuna tutte o comunque in base alle rispettive definizioni sembra farlo.

All'inizio, nel 2005, fu la volta dei milioni di palline lanciate dalle hills di San Francisco, nel 2006 ci furono gli ettolitri di vernice colorata fatta esplodere su un palazzo in disuso di Glasgow, l'anno scorso ci furono i conigli colorati a New York, quest'anno è stata scelta la schiuma da bagno a Miami. Migliaia di litri d'acqua e sapone, "impastati" da un macchinario di circa 3 metri di diametro per creare milioni di litri di schiuma che per una settimana (dal 9 di Marzo) hanno riempito le vie di Miami facendola sembrare più simile a Cortina durante il Natale.

Questo tappeto di bollicine bianche, soffici e profumate è stato il set per la nuova pubblicità di Sony per il 2008; campagna pubblicitaria che presto vedremo in TV e che ha fatto la fortuna di fotografi, bambini, appassionati e pubblicitari.

Le passate campagne pubblicitarie legate alle azioni di guerrilla, street e ambient marketing (!!!) erano destinate al lancio del Sony Bravia, questa bath foam campaign invece sembra legata alla strategia di marketing a supporto del "settore": video camere digitali.

Come tutte le cose atipiche, la bianca schiuma durava per poche ore, fino a quando cioè il caldo sole della Florida non la sciogliesse, ecco il perchè della durata settimanale delle riprese TV.
Al prossimo Sony-attacco quindi, intanto un piccolo backstage della campagna: Foam in Miami.

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posted by Andrea Signori @ 18.3.08   1 comments