Ma le relazioni pubbliche fanno vendere?
Il dilemma, come dicono quelli bravi, è annoso. Lo scorso mese ho parlato di cosa NON sono le Relazioni Pubbliche e come evitare di cadere nella banalizzazione della professione che invece, nell'ultimo periodo, grazie alla massiccia diffusione della comunicazione sul web, sta diventando uno degli aspetti focali da gestire per un'azienda (almeno per quelle che sono online). Ogni comunicazione aziendale che naviga su internet ha bisogno di essere monitorata da "qualcuno" che sa come fare e quando intervenire per deviare possibili "misunderstanding" dell'informazione relativa.
In principio però lo stesso qualcuno deve sapere, capire e conoscere le modalità comunicative e trasmissive della rete per far si che quel particolare messaggio venga veicolato nel modo corretto e con la minor possibilità di distorzione.
Ogni media ha dei propri codici di codifica e decodifica; una comunicazione che utilizzo per l'off-line non dovrà essere uguale ad una che "diffonderò" online perchè altrimenti compierei un errore; e a nessuno penso piace sbagliare. In ogni modo le Relazioni Pubbliche devono essere concepite come fondamentali per le aziende proprio per questa funzione di "corretta comunicazione aziendale", come lo strumento per trasmettere la più giusta, corretta e veritiera immagine aziendale. E' sicuramente una delle tante sfaccettature del marketing, ma non è espressamente dedicata alla "vendita di un prodotto"; è si marketing ma non operativo, rientra nel processo di completamento della comunicazione di prodotto ma non è parte diretta del processo di vendita. Completano, in parte aiutano a promuovere, ma non hanno...ROI!
L'idea di questo post mi è venuta ieri leggendo un articolo della Harris Interactive (la news in questione mi è arrivata attraverso una newsletter che ho gettato e sul loro sito non c'è l'articolo... :( ) il quale afferma che, su un campione di 1015 cittadini USA, la maggior parte percepisce le relazioni pubbliche come uno strumento legato indissolubilmente al marketing e utile a "vendere".
Nello specifico:
- l'83% afferma che "sono soltanto uno strumento delle aziende per vendere i loro prodotti o affermare le loro posizioni su determinate questioni"
- Il 79% crede che i professionisti "sono solo interessati a diffondere informazioni che aiutano i loro clienti/datori di lavoro a fare soldi', mentre l'85% ritiene che 'si avvantaggiano dei rapporti che hanno con i giornalisti per diffondere informazioni non vere ma favorevoli ai loro clienti"
- Il 56% condivide che "aiutano i clienti a diffondere informazioni chiare ed equilibrate al pubblico"
- il 71% ritiene anche che "aiutano a sollevare attenzione su questioni di cui il pubblico potrebbe essere all'oscuro' e che 'aiutano i media a dedicare spazio a questioni che altrimenti non sarebbero conosciute"
Mi sembra evidente che agli occhi del pubblico (in questo caso specifico per quello statunitense) le relazioni pubbliche rimangono un argomento ancora fumoso e non propriamente chiaro. In ogni modo spero che il parlarne fughi i dubbi che ancora attanagliano parte dell'opinione pubblica che ancora non distingue il marketing dalla comunicazione, soprattutto alla luce del ruolo fondamentale che le relazioni pubbliche stanno acquisendo su e per la comunicazione su internet.
[via Marketing Routes]
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