Blogsitter: il curatore (estivo) di blog
E' estate, e il rito si ripete: si parte, si lascia la casa, ma ben custodita; di Fido e Micio si prenderà cura la vicina. Ma chi si occuperà di aggiornare il blog? Un bel problema per migliaia di blogger che non rinunciano alle ferie o che vogliono godersi un po' di riposo lontano dallo schermo del pc. Si dirà: in fondo si tratta solo di una settimana, massimo due, di post mancati. Anche il più ingenuo degli scrittori on line, però, sa che sette giorni di cybervuoto possono costare caro: un blog non aggiornato è un blog non letto, e un blog non letto praticamente non esiste. Alla morte del diario on line, però, il rimedio c'è: trovare un sostituto. Meglio, un blogsitter: uno che - rigorosamente a tempo determinato - si occupi di portare avanti la missione comunicativa del proprio blog.
Scovarlo è più semplice del previsto: sul web è nata un'agenzia specializzata che fa incontrare domanda e offerta di blogger e blogsitter. On line da circa un mese - in tempo per la pianificazione delle ferie - all'iniziativa hanno aderito già un centinaio di iscritti. La nazionalità non conta, gli utenti sono sparsi ovunque, da Napoli a Teheran, dalla Spagna al Messico, da Singapore agli Usa, passando per la Malesia. Del resto, gli unici requisiti per gli aspiranti sostituti sono una connessione internet (meglio se veloce), un minimo d'esperienza nel saper pubblicare online, curiosità e consapevolezza del proprio ruolo, e una certa familiarità con la lingua inglese. Come a dire, blogger non ci si improvvisa. E come in una vera agenzia di collocamento, tutte le informazioni vengono racchiuse in un dettagliato profilo-curriculum.
Al momento dell'iscrizione bisogna indicare nickname, provenienza, url del blog, e il profilo con cui si vuole apparire: blogger in cerca di sostituto o blogsitter in cerca di lavoro. Indispensabile, inoltre, segnalare le aree tematiche di competenza: amore, lifestyle, computer e videogiochi, motori, viaggi, tecnologia, informazione, cinema, e molto altro. Quindi, va inserito il grado di esperienza nella gestione dei blog, oltre a quello relativo alle lingue in cui si è in grado di scrivere e argomentare con abilità.
Più avanti, qualche domanda, tra le più classiche, per completare il profilo 'professionale': quasi ci si trovasse davanti a un selezionatore di risorse umane in carne e ossa, si chiede di raccontare da cosa è nata la passione per i blog, quale comportamento si adotterebbe in caso di problemi con il blog di cui si è momentaneamente responsabili, il tutto corredato da una sistematica descrizione delle esperienze pregresse e dei campi in cui si è davvero esperti. Resta da indicare - cosa fondamentale - il tempo messo a disposizione per l'eventuale aggiornamento di blog altrui. Una cosa seria, insomma. Chi ha i requisiti giusti viene contattato direttamente dal blogger in difficoltà.
Tra i blogsitter più richiesti, gli esperti di cinema, videogiochi, computer, nuove tecnologie; molto ricercati - ma anche più difficili da reperire in questo strano mercato del lavoro - anche i "vice" di diari on line estremamente personali: in questo caso, più che le abilità, saranno decisive la premura e lo zelo dimostrato dal blogsitter. Mai lasciare incustodito un blog, qualunque sia l'argomento trattato. L'intento, in fondo, è nobilissimo: "Quello che conta più di ogni altra cosa" scrive Erik, blogsitter spagnolo, "è il rispetto per il lettore: non si può tradire la sua fiducia".
[via Repubblica.it]
1 Comments:
secondo me non può funzionare, il blog, qualsiasi contenuto tratti, è un qualcosa che ha uno stile troppo personale per essere replicato da altri.
Comunque iniziativa curiosa
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