Ieri sera incontro dopo diversi anni un amico d'infanzia. Quegli amici con i quali si sono condivisi i primi giri in bicicletta, le partite a pallone nel campetto dietro casa, le prime uscite in motorino etc etc.
Poi però arriva il mondo del lavoro che come un buco nero tentatore ci fagocita carico di quelle due "cose" che intrigano purtroppo o per fortuna tutti, ovvero denaro e carriera. Si prendono strade diverse che ci portano anche lontano da casa oppure semplicemente ci fanno passare la maggior parte della nostra giornata in ufficio, con nuove conoscenze.
Ieri lo incontro, ma attraverso una locandina. Leggo infatti su un muro una locandina con su scritto "Un istante nel cielo di viole" il nuovo libro di Marco Di Girolamo (Aletti Editore). Sapevo la sua passione per la letteratura ma vedere quella locandina e quel nome è stato come un flash.
Più tardi ci siamo incontrati e mi ha regalato una copia del libro.
Ieri sera ho iniziato a leggere le prime pagine e la prima sensazione è stata quella di una scrittura diversa rispetto i soliti romanzi (anche perchè è una sorta di collage di poesie romanzate); un uso particolarissimo della punteggiatura, uno stile insolito che affonda molto nella dimensione onirica.
So che al momento è acquistabile direttamente dal sito dell'editore e a Roma è disponibile presso Discoteca Laziale (Via Giolitti).
Uno di quei libri scritti da un pensatore 30enne carico di ambizioni, aspirazioni e motivazioni.
Super consigliato ;)
Etichette: libri, recensioni libri, un istante nel cielo di viole
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