Advertising policy
Regola 1: se ne deve parlare!
Il bombardamento mediatico al quale siamo costretti in questi anni di proliferazione di messaggi provenienti da più mezzi eterogenei e simultaneamente ha portato ad una assuefazione verso i messaggi pubblicitari canonici.
Per questo motivo le ad agency devono inventare sempre canali alternativi per veicolare i messaggi in modo che attraggano nuovamente l’attenzione dell’utente.
Quindi si pensa a colori sgargianti, a visul accattivanti, a location bizzarre. Per i copywriters il discorso è più complesso.
Si è passati dalla moda di creari messaggi provocatori fino al trend attuale di “scrivere” il meno possibile lasciando “parlare” le sole immagini così da lasciare all’utente/fruitore la possibilità di trarre le conclusioni più disparate.
Se ne parla con gli amici, si invitano i conoscenti a prendere visione della pubblicità, diventando, inconsapevolmente, stake holders di quello specifico messaggio. Per i pubblicitari, ovviamente, nulla è inconsapevole e “scatenano” questo fenomeno volontariamente. E’ la moderna via per fare word-of-mouth.
Ricordate, regola 1: se ne deve parlare.
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