Fruit marketing
Complici dell'estate e del divieto di fumo nei locali pubblici, le postazioni en plein air vanno sempre di più. Così avviene il fenomeno rinnovo del chiosco: imprenditori creativi ed intrapendenti trasformano i vecchi baracchini delle bibite in nuovi ed esilaranti punti di ritrovo più modaioli che mai. Non solo bevande, gelati e granite. La scelta di personalizzazione del proprio chioschetto è veramente ampia, così come la musica, gli spettacoli dal vivo e le mostre, per non parlare poi dei punti internet, sviluppo foto, e noleggio dvd.I chioschi sono facili da montare, hanno forme e colori di qualsiasi genere. Per i modelli base possono bastare poche viti ed il gioco è fatto. La struttura più economica ha un costo che si aggira intorno ai 1.500 euro, fino ad arrivare ad un chiosco con un piccolo bar ottagonale che si aggira intorno ai 25 mila euro.Un piccolo esempio è il "Lemon Bar", che offre circa 40 ricette tra spremute, limonate, bevande analcoliche a base di frutta; la forma del chiosco? naturalmente quella del limone. Per l'affiliazione, compresa l'autorizzazione sanitaria bastano solo 5 mila euro, più un canone di noleggio per 500 euro al mese, mentre se lo si vuole comprare occorrono 10 mila euro.In fine non servono né license né iscrizioni al Rec. Complimenti all' inventore di una strategia di marketing così efficace ed alternativa: Marco Lucchetta, ex manager di Stefanel, che solo 5 anni fa ha inventato il primo prototipo.
1 Comments:
Davvero una bella idea! Ci stavo pensando anche io! Vorrei tanto sapere come organizzare chioschetti analoghi, però omologati, che possano spostarsi.
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